
La mattina del 21 febbraio 2019, Neda Vannoni, 82 anni, viene soffocata a morte nel sonno da suo marito Casimirro Delli, ex postino in pensione di 90 anni. Scosso dal gesto, l'anziano ha tentato invano di suicidarsi: si è prima gettato nel fiume Staggia, ma il livello dell'acqua era troppo basso per affogare, poi è tornato sul luogo del delitto (la sua abitazione a Poggibonsi in provincia di Siena) e ha cercato di tagliarsi le vene con un coltello, procurandosi solo lievi ferite superficiali non avendo il coraggio di affondare la lama. Successivamente ha allertato i vicini che, scoperto il cadavere della moglie in casa, hanno chiamato i carabinieri. Il novantenne è stato condotto agli arresti domiciliari nel reparto psichiatrico dell'ospedale di Siena con l'accusa di omidicio premeditato.[1]
Neda e Casimirro erano sposati da sessant'anni.[1] Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, l'uomo sarebbe stato indotto a uccidere sua moglie per aver erroneamente creduto che fosse gravemente malata, ma in realtà l'anziana aveva solo un po' d'influenza. Durante le perquisizioni in casa sono stati rinvenuti diversi biglietti che Casimirro intendeva lasciare ai propri conoscenti. In un primo biglietto indirizzato ai figli avrebbe scritto che sua moglie non ci stava più con la testa. In altri due, un messaggio di scuse rivolto a due carabinieri della compagnia di Poggibonsi e agli amici della bocciofila. Nell'ultimo biglietto, indicazioni su dove ritrovare il proprio corpo nel caso il suicidio fosse riuscito.[2][3]