
Paolo Casolari, muratore in pensione di 80 anni, viveva a Bologna in zona Saffi (quartiere Porto) insieme a sua moglie Luisa Minghé, casalinga di 74 anni. La donna era malata di Alzheimer e suo marito la accudiva.
Il mercoledì pomeriggio del 9 gennaio 2019 Luisa si era ritirata in camera da letto, forse per fare un riposino. Paolo l'ha raggiunta col suo fucile, detenuto regolarmente, e le ha sparato due colpi, uccidendola. Poi si è suicidato con la stessa arma da fuoco. Il gesto è stato probabilmente dettato dalla dura vita della coppia aggravata dalla malattia della moglie.
Nella stessa casa viveva anche Lidia, la sorella ottantaseienne di Luisa, che ha sentito gli spari e ha scoperto sul letto i corpi senza vita dei due coniugi.[1]