
Maria Luisa Silvestri, 71 anni, è morta la sera del 20 novembre 2019 a Ferrara.
La donna era in macchina insieme al nipote Pierpaolo Alessio, 22 anni, sulla strada di ritorno verso casa, dopo essere stati nella pizzeria dove lavora la madre del ragazzo.[1] Per motivi ancora da chiarire, l'anziana è stata picchiata dal giovane nell'abitacolo. A soccorrere la pensionata è stato un carabiniere fuori servizio informato da un'altra persona che ha assistito alla violenta aggressione all'angolo tra via Modena e via Marconi. Il nipote ha opposto resistenza ed è stato bloccato dal militare con l'aiuto di alcuni passanti. Probabilmente il malintenzionato era sotto l'effetto dell'alcol. Nel frattempo è stato allertato il pronto intervento medico che è giunto sul posto nei minuti successivi. Gli infermieri hanno tentato di rianimare la signora in fin di vita, ma le sue condizioni erano gravi. L'anziana è stata caricata sull'ambulanza, ma è morta poco dopo l'arrivo all'ospedale Sant'Anna.[2][3]
Pierpaolo Alessio è stato condotto in caserma dove nell'interrogatorio di fronte al pubblico magistrato si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il ragazzo è stato dunque arrestato e condotto in carcere con l'accusa di omicidio volontario.[4] Il ventiduenne era già noto alle forze dell'ordine, con un passato difficile alle spalle caratterizzato da droga, violenza ed estorsioni. Episodi vissuti anche nel dolore di aver perso il padre in un incidente stradale due anni prima.[1] Nel 2017 la vittima lo aveva denunciato dopo l'ennesimo episodio di violenza. Per questo era stato temporaneamente allontanato, ma negli ultimi tempi era tornato a vivere a casa della nonna a Pontelagoscuro, frazione di Ferrara.[5][6] Nel 2018 era stato arrestato e posto ai domiciliari per aver estorto denaro ai parenti, probabilmente per l'acquisto di sostanze stupefacenti.[2][3]
Il 23 novembre, il ragazzo, sotto shock per quanto era accaduto, non ha risposto al giudice per le indagini preliminari durante l'interrogatorio di garanzia. Il giudice ha convalidato la custodia cautelare in carcere.[7]