Reggio Emilia. Omicidio Franca Ganassi del 2005. La confessione di Bouzendar: "La violentai io, ma la uccise un mio amico".
Davanti agli inquirenti marocchini, ha inizialmente negato di aver ucciso e violentato Franca Ganassi, la 60enne trovata morta a Reggio Emilia il 31 dicembre del 2005. Ma poi, torchiato e messo davanti all'evidenza delle prove del Dna, Moustapha Bouzendar è crollato e ha ammesso di essere stato sul luogo del delitto, confessando solo a metà i reati che gli sono contestati.
È il contenuto del verbale di cui è venuto in possesso il quotidiano il Resto del Carlino. "Io la violentai, ma non l'ho uccisa". Così l'uomo parla di un italiano che sarebbe stato con lui e che sarebbe il responsabile dell'omicidio, mentre il marocchino si sarebbe soltanto limitato all'abuso sessuale.
Gli investigatori marocchini, però, non gli credono: e concordano con la ricostruzione di quelli italiani (i carabinieri di Reggio coordinati dalla locale procura), ritenendo che non ci fosse alcun altro responsabile se non Bouzendar, per la morte di Franca Ganassi, uccisa e rimasta un caso irrisolto, fino a quando nello scorso autunno le indagini lo hanno inquadrato come presunto responsabile, culminando nell'arresto nella sua patria di origine.
"Lei è caduta a terra: io le ho tirato giù i pantaloni fino al ginocchio. Poi mi sono buttato sopra di lei e l'ho violentata esternamente, da dietro.
Perdeva sangue a causa dei colpi ricevuti sulla testa. Poi sono andato via senza vedere come lei stesse. Mentre lì è rimasto il mio amico italiano, che ha rubato quello che c'era nella borsetta. Poi l'abbiamo lasciata dietro una siepe alta. Non sapevo che fosse morta. L'ho saputo solo il giorno dopo".