Frosinone. Omicidio Gloria Pompili del 2017. Le motivazioni: costretta a prostituirsi. I servizi sociali agirono con superficialità.

Immagine della notizia (Immagine di Pietro Scerrato su Panoramio e Wikimedia Commons — CC BY 3.0)

Frosinone. Omicidio Gloria Pompili del 2017. Le motivazioni: costretta a prostituirsi. I servizi sociali agirono con superficialità.

Nuovi dettagli pubblicati dal sito Notizie.it sulle motivazioni della sentenza di condanna per l'omicidio di Gloria Pompili, la 23enne originaria di Frosinone morta il 23 agosto 2017 a Prossedi (Latina).

La giovane, madre di due piccoli bambini, era costretta a prostituirsi. Per anni è stata sottoposta a continui maltrattamenti in famiglia. Riconosciuti colpevoli la zia Loide Del Prete, 39 anni, e il marito di quest'ultima, Saad Mohamed Elesh Salem, 23 anni. Secondo le ricostruzioni, furono proprio loro a compiere il pestaggio che si rivelò fatale per la vittima, aggredita violentemente in strada davanti ai suoi figli perché aveva osato ribellarsi.

Secondo i dettagli emersi, la 23enne veniva costretta a svolgere l'attività anche in casa, mentre i figli venivano appesi ad una cesta sul balcone per evitare che assistessero a quello che succedeva nell'appartamento. I giudici nella motivazioni della sentenza hanno anche sottolineato la superficialità con cui i servizi sociali avevano agito, dopo essere stati avvertiti numerose volte della situazione di degrado in cui versava la vittima.

Entrambi i colpevoli sono stati condannati a 24 anni di reclusione.

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