Uri e Alghero. Le comunità unite nel dolore per l'ultimo saluto a Speranza Ponti. Presenti ai funerali anche le istituzioni.
Si è svolta ieri a Uri (Sassari), nella chiesa di Nostra Signora di Paulis, la cerimonia per dire addio a Speranza Ponti, la 50enne scomparsa il 5 dicembre del 2019 e ritrovata priva di vita il 31 gennaio scorso, in una campagna alla periferia di Alghero, città dove viveva.
I funerali celebrati a distanza di 10 mesi dal delitto per il quale, Massimiliano Farci, 53 anni, si trova in carcere con le accuse di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Capi d'imputazione che dovrebbero portare, a breve, la procura di Sassari a presentare la richiesta di rinvio a giudizio.
Ieri pomeriggio, 8 ottobre, le comunità di Uri e Alghero si sono strette attorno al feretro di Speranza e ai suoi familiari, distrutti dal dolore. In chiesa erano presenti anche le istituzioni: i sindaci di Uri e Alghero, insieme al commissario della Provincia di Sassari.
A celebrare la messa il vescovo di Alghero, Mauro Maria Morfino e il parroco di Uri don Gianni Nieddu. Le parole del vescovo, pronunciate con l'omelia, fermano le lacrime e riempiono i cuori, almeno per qualche minuto. "Oggi si chiude un lungo periodo di dolore che ha travalicato le mura di casa. Non pretendo di avere parole che vi possano consolare. Posso solo portare la parola del Vangelo che spalanca il vostro orizzonte alla speranza".
Poi, senza mai nominarlo, lancia un ammonimento al presunto assassino di Speranza: "Questa non è la modalità di vivere la vita umana. La vita umana senza i sentimenti di Cristo diventa rapina della vita, diventa omicidio".