Pavullo Nel Frignano. Omicidio Alessandra Perini. I vicini di casa chiamati a testimoniare sulle violenze pregresse subite dalla vittima.

Immagine della notizia (Immagine di Valter Turchi su Wikimedia Commons — CC BY-SA 3.0)

Pavullo Nel Frignano. Omicidio Alessandra Perini. I vicini di casa chiamati a testimoniare sulle violenze pregresse subite dalla vittima.

Una lettera-convocazione con invito a presentarsi in caserma per riferire episodi, particolari, o comunque qualsiasi elemento utile alle indagini. L'hanno ricevuta sabato scorso i vicini di casa di Alessandra Perini, la casalinga 46enne di Sant'Antonio di Pavullo Nel Frignano (Modena) morta il 1° ottobre in seguito a una grave emorragia cerebrale.

Emorragia che è stata causata da lesioni che hanno portato in carcere il marito 50enne Davide Di Donna con l'accusa di omicidio preterintenzionale. La convocazione è la conferma dell'indagine serrata dei Carabinieri di Modena e Pavullo per cercare di risalire alle dinamiche interne alla coppia e capire cos'è successo veramente nei giorni precedenti al malore fatale.

Ma non solo in questi. Sotto la lente c'è un arco di tempo di anni, in cui secondo le voci di paese ci sarebbero stati diversi episodi di violenze subite dalla signora Alessandra. Tra mille dolori e magoni, ma mandando giù sempre tutto senza arrivare mai alla denuncia.

Ci sono però persone che non hanno taciuto, come l'uomo di cui è stata riportata una testimonianza dalla Gazzetta di Modena, che ha raccontato di aver visto nell'agosto 2018 a Renno, dove abitava prima la coppia, Di Donna darle uno schiaffo spaventoso sul terrazzo.

Come lui è stato invitato a confermare la versione già riportata a suo tempo ai carabinieri, così ora vengono chiamati altri eventuali testimoni di violenze, passate o recenti. Già una decina di persone sono state viste in caserma in questi giorni. Da tali testimonianze potrebbe uscire un quadro probatorio che vada ad aggravare la posizione del marito.

Il procuratore aggiunto, Giuseppe Di Giorgio, giovedì in conferenza stampa aveva detto chiaramente che "l'ipotesi di reato a carico dell'uomo potrebbe essere soggetta a mutamento in base alle risultanze d'indagine".

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