Albareto di Modena. Omicidio Anita Benedicta Daniel. Leopoldo Scalici era capace di intendere e di volere durante il delitto.
Quando uccise Anita, colpendola alla testa e al volto con una pesante morsa da banco, Leopoldo Scalici era in grado di intendere e di volere. A stabilirlo è stata la perizia psichiatrica, assegnata dal giudice Andrea Romito alla dottoressa Matilde Forghieri.
A riportarlo è Tv Qui Modena. Nell'esame medico, effettuato sul 41enne di Pavullo, sono state riscontrate alcune anomalie, probabilmente imputabili all'uso di droghe. Nonostante questo, però, sembra non abbiano inciso sulle capacità di intendere dell'uomo che, subito dopo aver commesso l'omicidio, si presentò spontaneamente dai Carabinieri, accompagnato dalla madre, per confessare le sue colpe.
Il delitto risale al 7 aprile 2019, quando il cadavere di Blessing Benedicta Daniel fu ritrovato lungo una strada di Albareto, frazione del capoluogo Modenese. Scalici confessò di aver ucciso la 40enne nigeriana e raccontò che alla base del terribile gesto ci fu una prestazione sessuale non soddisfacente.
L'uomo avrebbe ammazzato la vittima a causa di un litigio scoppiato dopo aver avuto un rapporto sessuale con lei. L'accusa nei confronti del 41enne è di omicidio volontario.