Tribunale di Trapani. Omicidio Nicoletta Indelicato. Il padre di Margereta: "Se mia figlia ha colpa, deve pagare, ma voglio la verità".
"Se mia figlia ha colpa, deve pagare, ma voglio la verità. Per me Nicoletta era una seconda figlia". Queste le parole di Giacomo Buffa, padre di Margareta, nel corso dell'udienza svolta stamattina, 16 novembre, alla Corte d'Assise di Trapani nell'ambito del processo per l'omicidio di Nicoletta Indelicato, uccisa nel marzo del 2019 a Marsala.
Il padre dell'imputata ha risposto alle domande della difensora della figlia, l'avvocata Ornella Cialona, della sostituta procuratrice Maria Milia e dell'avvocato di parte civile Giacomo Frazzitta, oltre che della stessa presidente. Margareta, accusata di concorso in omicidio, si è sempre proclamata innocente. Invece il suo ex compagno, Carmelo Bonetta, reo confesso, è stato condannato in rito abbreviato a 30 anni di reclusione.
Giacomo Buffa ha riferito che, a parte Nicoletta, che a suo dire frequentava giornalmente la loro casa, e Carmelo Bonetta, presentatogli in un bar da Margareta, non conosceva altri amici, né il datore di lavoro della figlia.
Sul rapporto tra le due amiche, il signor Buffa ha raccontato di un legame molto stretto, di frequentazioni quotidiane della giovane nella loro abitazione: "Le definitivo come due sorelle, io volevo bene a Nicoletta come un'altra figlia, ogni volta che vado al Cimitero sulla tomba di mia moglie passo anche da lei. Se mia figlia è stata coinvolta nell'omicidio, è stata coinvolta con la forza, lei non avrebbe fatto mai una cosa del genere. Non so dire un perché".