Si è discusso ieri, 29 gennaio, dinanzi ai giudici della Corte d'Appello di Ancona, il processo di secondo grado a carico di Muhammad Riaz, il muratore pakistano 46enne accusato di aver ucciso la figlia 19enne Azka la sera del 24 febbraio 2018 a Trodica di Morrovalle (Macerata).
La vittima sarebbe stata colpita e lasciata in strada al buio e sotto una pioggia battente poco prima che un'auto la investisse. L'uomo è accusato anche di violenza sessuale nei confronti della figlia 19enne e maltrattamenti in famiglia nei confronti di lei, della sorella e dei due fratelli, tutti minorenni all'epoca dei fatti e che avevano vissuto con il padre, prima a Montelupone e poi, a seguito del terremoto del 2016, a Recanati.
Il pm ha ripercorso i fatti contestati all'imputato e ha concluso chiedendo la conferma della condanna di primo grado: l'ergastolo con isolamento diurno per 18 mesi.