Salvatore Carfora ha confessato l'omicidio della ex compagna Sonia Di Maggio, la 29enne originaria di Rimini, uccisa a coltellate per strada, a Specchia Gallone, frazione di Minervino di Lecce. L'uomo è stato interrogato presso il carcere di Borgo San Nicola, dove si è svolta l'udienza di convalida del fermo davanti al gip.
Assistito dal proprio legale, l'uomo ha risposto a tutte le domande, ha ricostruito le concitate fasi della vicenda. Carfora risponde delle accuse di stalking e omicidio aggravato dalla premeditazione.
Intanto nella tarda mattinata di ieri, gli Agenti del Commissariato di Otranto, hanno rinvenuto nelle campagne di Minervino il coltello e gli indumenti di Salvatore Carfora. Il coltello a serramanico da sub, di 20 cm con lama di 8 cm, era sotto un cumulo di pietre a circa 200 metri dal luogo dell'omicidio, nei pressi della scuola elementare di Specchia Gallone.
Gli indumenti (giubbotto, felpa, pantaloni e calze) invece erano dietro un muretto a secco, ben occultati sotto un cumulo di pietre, alle spalle del cimitero di Minervino, dove l'uomo aveva trascorso la notte.