Reggio Calabria. Omicido Mariella Rota del luglio 2019. Billy Jay Sicat era capace di intendere. Contestata la premeditazione.
Era capace di intendere e di volere Billy Jay Sicat, l'uomo di origini filippine che nel luglio del 2019 ha ucciso con una mannaia la 66enne Mariella Rota, titolare di una tabaccheria in via Melacrino, al centro di Reggio Calabria.
L'esito della perizia sull'uomo ha quindi aggravato la sua posizione. Nell'udienza fissata lo scorso 7 dicembre, la Corte d'Assise aveva conferito l'incarico al perito affinché verificasse le condizioni psicologiche dell'omicida nel momento in cui ha ucciso la donna.
Sicat aveva già confessato il delitto al momento dell'arresto. Affetto da ludopatia, giocava spesso le schedine nel tabacchino in cui ha commesso il grave atto: "Mi sono procurato l'arma e volevo ucciderla perché ero arrabbiato. Quando ho visto tutto quel sangue, ho avuto paura e ho pulito tutto".
Durante l'udienza, il magistrato ha affermato che "dalla dinamica dell'omicidio ricostruita in modo così chiaro, c'è la prova analitica della premeditazione". Ora il risultato della perizia sancisce che Sicat fosse assolutamente consapevole delle sue azioni.