Senigallia. Caso Marianna Manduca. La parola fine al contenzioso con lo Stato. I figli della vittima saranno risarciti.

Immagine della notizia (Immagine di Birichina777 su it.wikipedia.org — CC BY-SA 4.0)

Senigallia. Caso Marianna Manduca. La parola fine al contenzioso con lo Stato. I figli della vittima saranno risarciti.

Il Governo ha rinunciato all'opposizione contro il risarcimento ottenuto dagli orfani di Marianna Manduca che, finalmente, hanno avuto giustizia. È stato sottoscritto un accordo transattivo, nel corso di un incontro tenutosi a Roma sul finire del 2020, rimasto finora riservato.

Il 25 novembre scorso, in occasione della giornata contro la violenza sulle donne, l'ex premier Giuseppe Conte aveva annunciato di voler porre rimedio all'errore commesso dallo Stato di fronte alle 12 denunce sporte dalla giovane donna, rimaste inascoltate, e il successivo accanimento verso i tre orfani, che vivono a Senigallia con il cugino Carmelo Calì e la moglie Paola Giulianelli, che nel frattempo li hanno adottati.

Nel 2017, dieci anni dopo la morte della vittima, il Tribunale di Messina aveva emesso la prima sentenza, riconoscendo la negligenza della Procura di fronte alle reiterate richieste di aiuto, formalizzate dalla giovane donna.

Era stato disposto un risarcimento per gli orfani, subito liquidato dal Governo che aveva poi impugnato la sentenza. Nel 2019 la Corte d'Appello aveva ribaltato la sentenza di primo grado, giustificando la Procura che nulla avrebbe potuto fare per impedire la morte di Marianna, stabilendo la restituzione del risarcimento, interessi compresi.

Sentenza impugnata da Carmelo Calì, a nome dei tre orfani. La Cassazione aveva poi accolto il ricorso e disposto un nuovo processo. Sarebbe dovuto iniziare lo scorso 9 dicembre a Catanzaro. Nel frattempo è stato sottoscritto l'accordo.

Cara/o utente, spero tu abbia apprezzato il contenuto di questa pagina.

FemminicidioItalia.info è un progetto informativo nato nei primi mesi del 2019 dedicato alla raccolta di dati e notizie su casi recenti e passati di femminicidio in Italia, nonché sul fenomeno della violenza sulle donne nel nostro paese.

Nel corso del tempo lo sviluppo del sito è aumentato a dismisura. Le pagine sono diventate centinaia e le voci di approfondimento sono costantemente monitorate per fornire gli ultimi aggiornamenti. Teniamo traccia delle notizie e riportiamo quelle più importanti avendo sempre cura di citare le fonti per ringraziare i giornalisti del loro arduo lavoro.

Tuttavia la gestione del progetto è diventata anche più complessa e dispendiosa. Se credi nella bontà del nostro operato e ti va di contribuire, potresti darci una mano oppure considerare di effettuare una donazione. Anche una piccola somma può significare un grande aiuto affinché il sito rimanga in vita e continui a essere aggiornato. Grazie.