I giudici della III Corte d'Assise del Tribunale di Roma hanno rinviato al prossimo mese di aprile la sentenza poiché i tre imputati, Alinno Chima, Mamadou Gara e Yussef Salia, in isolamento fiduciario, hanno avuto contatti nel carcere romano di Regina Coeli con altri detenuti positivi al Covid-19.
Per loro i pm hanno richiesto la condanna all'ergastolo in merito alla morte di Desirée Mariottini, la ragazza originaria di Cisterna di Latina che tra il 18 e il 19 ottobre 2018 avrebbe ricevuto sostanze stupefacenti in un immobile abbandonato in via dei Lucani a Roma, e poi, colta da malore, anche quando era già agonizzante, sarebbe stata vittima di ripetute violenze sessuali. Gli stessi l'avrebbero infine lasciata morire senza chiamare i soccorsi.
Per i nigeriani Alinno Chima e Mamadou Gara, detto Paco, il ghanese Yusef Salia e il senegalese Brian Minthe, accusati a vario titolo di omicidio aggravato dalla cessione di sostanze stupefacenti in cambio di rapporti sessuali, violenza sessuale e cessione di droga a minori, i pm hanno quindi chiesto il fine pena mai, con tanto di isolamento diurno per un anno.