Urago Mella di Brescia. Omicidio Mina Safine. Non cambia la versione di Senbel: "Ha fatto tutto da sola, si è suicidata".
"Ha fatto tutto da sola, si è suicidata". Non cambia la versione di Abderrahim Senbel, 55 anni, accusato di omicidio volontario nell'ambito dell'inchiesta sulla morte della moglie, Mina Safine.
La donna 45 anni aveva perso la vita sette giorni dopo essere stata ricoverata nel reparto "Grandi ustionati" dell'ospedale Gaslini di Genova. Come scrive il Giornale di Brescia, è quanto quanto avrebbe ribadito Senbel nel corso dell'ultimo interrogatorio, durato diverse ore, venerdì scorso al carcere di Opera, dove è detenuto.
Per il 55enne dunque si sarebbe trattato di un tentato suicidio: la donna si sarebbe data fuoco da sola nella loro casa del quartiere bresciano di Urago Mella. Lo avrebbe fatto a causa delle difficoltà economiche in cui versava la famiglia e per una forma di depressione.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, invece, sarebbe stato Senbel a darle fuoco, come testimoniato anche dai vicini che avrebbero visto, e sentito, la donna urlare e chiedere aiuto. Il marito le avrebbe riversato addosso del liquido infiammabile, per poi cercare di bruciarla viva.