Brescia. Omicidio Mina Safine a Urago Mella. L'ultima disperata chiamata della vittima al 112: "Mio marito mi ha bruciato".
Le ultime, strazianti, parole di Mina Safine sono riecheggiate nell'aula del Tribunale di Brescia, durante il processo per il suo omicidio. L'audioregistrazione della telefonata al Nue 112 che la donna ha effettuato alle 22.14 di domenica 20 settembre 2020 è stata riprodotta davanti alla Corte d'Assise.
Ad ascoltare le drammatiche grida della donna, morta in ospedale a Genova sette giorni dopo a causa delle gravi ustioni, c'era anche il marito Abderrahim Senbel, imputato e accusato di averle dato fuoco dopo averla cosparsa di alcol. Lui ha sempre negato, sostenendo che la donna si sia data fuoco da sola.
L'audio della telefonata è stato pubblicato dal Giornale di Brescia. La richiesta d'aiuto parte dall'appartamento in via Tiboni, al quartiere Urago Mella in città, dove la 45enne conviveva insieme al marito, connazionale marocchino. Le parole che la donna usa con l'operatrice sono chiare: "Mi aiuti, mi aiuti: mio marito mi ha bruciato".
Nonostante il trasferimento d'urgenza all'ospedale Gaslini di Genova, la vittima è deceduta il successivo 27 settembre, una settimana più tardi. Le profonde ustioni, estese sul 90% del corpo, erano troppo gravi.