Latina. Omicidio Nadia Bergamini. La vittima perdeva sangue e aveva il volto tumefatto. Convalidato l'arresto per Antonio Zappalà.
Perdeva sangue dalla bocca e aveva il volto tumefatto. Era sulla sedia a rotelle, ma in una posizione diversa rispetto a come l'aveva lasciata. È questo ciò che ha visto la figlia di Nadia Bergamini quando è rientrata a casa e ha trovato la madre in una posizione diversa dal solito.
Era chiaro che qualcosa di grave fosse successo. La vittima è poi morta all'ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Secondo quanto emerso dalle indagini, condotte dalla Polizia, la signora Bergamini sarebbe stata picchiata dal genero, Antonino Zappalà, 44 anni, rimasto solo in casa con la suocera nel corso della giornata del 14 gennaio, quando all'improvviso si è consumato il dramma.
Intanto, come riporta Latinaoggi, l'autopsia sul corpo della vittima è stata rinviata. Ma gli investigatori hanno sequestrato gli abiti che l'uomo indossava venerdì scorso. Su di essi sarebbero state trovate delle tracce di sangue. Anche queste saranno analizzate dagli esperti per fare luce sulla dinamica dell'aggressione.
Lunedì scorso Zappalà è stato interrogato dal giudice per le indagini preliminari. Il 44enne si è avvalso della facoltà di non rispondere. Nei suoi confronti è stata convalidata la custodia cautelare in carcere.