San Candido. Omicidio Fatima Zeeshan. "Il compagno la chiudeva in casa". Lei voleva fuggire lontano dalla sua prigione domestica.
Chiusa in casa dal marito, viveva in solitudine. Per questo motivo aveva deciso di fuggire lontano dalla sua prigione domestica e ricominciare una nuova vita con il bambino che stava per nascere.
Aveva preparato la valigia Fatima Zeeshan, la 28enne pakistana incinta di quasi nove mesi, barbaramente uccisa dal consorte Mustafa, di professione pizzaiolo, nella notte tra il 29 e il 30 gennaio 2020 a Versciaco di San Candido (Bolzano).
A riportare i dettagli della vicenda, la testimonianza di un militare dell'Arma durante il processo, mentre a raccontare della prigionia della donna era stato il fratello Hamza nella precedente udienza in tribunale. Mustafa è accusato di omicidio volontario aggravato.