Udine. Omicidio Aurelia Laurenti a Roveredo. Una breve colluttazione con il marito, poi le 19 coltellate che le stroncarono la vita.
Tra Aurelia Laurenti e suo marito Giuseppe Forciniti ci fu una breve colluttazione in casa. Dapprima lei brandì un coltello, forse per tenere lontano l'ormai ex compagno, procurandogli lievi ferite alle mani e una sull'addome. Poi, quell'arma fu impugnata da entrambi e Aurelia fu ferita al volto e al collo.
Infine fu la sola mano di Giuseppe ad afferrare la lama e ad infliggere le quattro ferite mortali al collo della vittima, recidendole arterie e vie respiratorie, la notte tra il 25 e il 26 novembre 2020 a Roveredo in Piano (Pordenone).
A ricostruire gli ultimi istanti di vita di Aurelia è stato il medico legale chiamato a testimoniare nella scorsa udienza tenutasi alla Corte d'Assise di Udine. Un dramma nato da una relazione fortemente in crisi, come testimoniato sia dalla psicologa contattata dalla coppia per una conciliazione, sia dai genitori dell'imputato, che partirono in auto da Rossano, in Calabria, alla volta di Pordenone quella notte stessa.
Difficoltà determinate dal tradimento dell'uomo con un'altra donna e dalla scarsa considerazione della vittima nei confronti del compagno. Nel mezzo, la vita di due bambini ora rimasti senza genitori.