Novellara. Omicidio Saman Abbas. Danish Hasnain respinge le accuse di fronte al gip: "Non ho ucciso nessuno, mi hanno incastrato".
"Mi hanno incastrato". Così Danish Hasnain davanti al giudice. Lo zio di Saman Abbas, accusato di aver ucciso la nipote, ha parlato per oltre due ore durante l'interrogatorio di garanzia tenutosi ieri, 24 gennaio 2022. Il 34enne ha inoltre sostenuto che Saman potrebbe essersi allontanata volontariamente. Il fratello Shabbar (padre della vittima) invece vorrebbe incastrarlo per motivi economici.
L'uomo è apparso "calmo, tranquillo, coerente", ha riferito il suo avvocato. "Saman? L'aveva vista la sera prima della scomparsa: con lei aveva ottimi rapporti, ha detto, affettuosi. Ventila l'ipotesi che il fratello Shabbar abbia imbeccato il figlio minore: Danish e Shabbar sono comproprietari di un terreno in Pakistan, se lui venisse condannato il terreno andrebbe tutto a Shabbar", spiega il legale.
Il ragazzino è il teste chiave dell'accusa: la scorsa estate ha riferito che lo stesso zio, quella sera, gli aveva detto di aver eliminato la sorella, che andava zittita dopo aver svergognato la famiglia. Saman qualche mese prima aveva denunciato i parenti perché volevano costringerla a un matrimonio combinato in Pakistan.
Riguardo alle immagini del 29 aprile che lo immortalavano con pala e sacco inseme ai due cugini della ragazza, Danish ha detto: "Stavamo andando a fare lavori nell'orto". Come spiega la latitanza e le false generalità al momento dell'arresto a Parigi? "Dice che voleva aspettare che le acque si calmassero poi sarebbe tornato in Italia. Non accusa nessuno ma fa capire che ci sono cose su cui indagare", ha chiosato il suo avvocato.