Milano. Processo sulla morte di Carlotta Benusiglio. La difesa chiede l'assoluzione per Venturi: "Nessun elemento concreto".
Non c'è "alcun elemento per sostenere non solo una sentenza di condanna, ma anche una richiesta di condanna", ha affermato l'avvocato di Marco Venturi, il 45enne accusato dell'omicidio della compagna Carlotta Benusiglio. La stilista 37enne fu trovata impiccata con una sciarpa ad un albero, nei giardini di piazza Napoli a Milano, la notte del 31 maggio 2016.
Lo scorso 19 novembre la Procura milanese aveva chiesto una condanna a 30 anni per l'imputato. Sul caso, però, pesano tre provvedimenti (gip, Riesame e Cassazione) con cui è stata respinta la richiesta d'arresto per il 45enne che si è sempre proclamato innocente.
Secondo la difesa, Venturi, dopo aver passato la serata con la fidanzata e aver litigato come spesso avveniva, non entrò nel parchetto, ma tornò a casa. Dunque la donna si sarebbe tolta la vita da sola. I legali di parte civile, invece, sostengono la tesi dell'omicidio e della simulazione del suicidio.
Sulle immagini di una telecamera di sorveglianza che mostrerebbe una sagoma attribuita al presunto omicida verso le 3.41 di notte, poco dopo che il corpo della stilista venga appeso all'albero, la tesi difensiva ritiene che quei filmati non mostrino alcun elemento decisivo, come anche appurato dalla Polizia scientifica.