Reggio Emilia. Omicidio Saman Abbas. Lo zio Danish al gip: "Mia nipote si confidava con me. Le dissi che l'avremmo protetta".
Dopo l'interrogatorio di Danish Hasnain, la Procura di Reggio Emilia ha avviato gli accertamenti sulle affermazioni del 34enne accusato di essere l'esecutore materiale dell'omicidio della nipote Saman Abbass, scomparsa lo scorso 1º maggio da Novellara e mai più ritrovata.
Nel corso dell'interrogatorio, effettuato in videocollegamento dal carcere, l'uomo si è dipinto come una figura in completa antitesi con quella di un assassino. Ha detto di essere stato il confidente della nipote nel periodo tribolato dei contatti per il matrimonio combinato con un cugino in Pakistan. C'era già stata una cerimonia di fidanzamento nel paese d'origine, con scambio di gioielli e mobili acquistati.
Ma la 18enne avrebbe raccontato allo zio di non volersi trasferire in Pakistan. Lui l'avrebbe rassicurata, dicendole che il neo sposo si sarebbe convinto a tornare con lei qui e che se non si fosse comportato bene con lei l'avrebbero protetta. Poi, Saman si è innamorata del giovane connazionale residente nel Lazio e si è ribellata pubblicamente. Una ribellione che, gli inquirenti ne rimangono convinti, Danish e altri quatto componenti della famiglia, avrebbero punito con il delitto.