Crema. Caso Sabrina Beccalli. Le motivazioni dell'assoluzione di Alessandro Pasini: "Indagine viziata da un clamoroso errore".
"Non può dirsi provata al di là di ogni ragionevole dubbio la responsabilità di Alessandro Pasini quale autore dell'omicidio di Sabrina Beccalli". Questa la motivazione della sentenza di assoluzione per il 46enne di Crema (Cremona).
Non solo. Il gup riserva una notazione severa a una circostanza che ha condizionato in negativo la ricerca della verità. "L'indagine è stata viziata da un clamoroso errore verificatosi nelle sue fasi iniziali che, avendo determinato la irrimediabile dispersione di gran parte dei resti della donna, ha di fatto impedito di accertare il meccanismo del decesso".
Infatti il corpo della signora Beccalli, combusto nella sua Panda data alle fiamme da Pasini, fu scambiato per la carcassa di un cane e distrutto in discarica. Secondo la Procura la vittima sarebbe deceduta per un'emorragia cerebrale conseguente a un colpo violento al capo, che aveva provocato due microfratture alla mandibola.
Pasini invece aveva raccontato che l'amica era stata stroncata da un malore dopo avere consumato droga. L'aveva trovata, esanime, in bagno, con il volto insanguinato. In un quadro di incertezza, il giudice ha ritenuto l'ipotesi difensiva "processualmente plausibile" e "francamente spontanea e genuina" la versione dell'imputato.
L'uomo era stato comunque condannato, in via non definitiva, a 6 anni per occultamento e distruzione di cadavere.