Lentini. Caso Naima Zahir. Il marito intervistato a Ore 14 su Rai 2: "Avrà fatto tutto da sola. Ho pulito le tracce di sangue"...
È uscito di casa, assieme al figlio, lui per andare in una pizzeria e il giovane a prendere dell'acqua in un supermercato. Quando un'ora dopo è rientrato nell'abitazione, ha trovato la moglie sul letto, le ha tolto il coltello dal collo e ha tentato di rianimarla, ma era già morta. Con uno straccio ha pulito la pozza di sangue nella stanza.
È la ricostruzione fornita al programma Ore 14 su Rai 2 da Massimo Cannone, il tappezziere di 45 anni marito di Naima Zahir, la 45enne trovata senza vita, la sera di sabato 12 marzo, nella loro abitazione a Lentini in provincia di Siracusa.
"Secondo me ha fatto tutto da sola, poi non lo so..." - ha affermato Cannone. "Quando sono entrato le ho tolto il coltello dal collo, uno di quelli che abbiamo in cucina, e ho cercato di darle aiuto. La porta di casa non era stata forzata. Ho preso un mocio e ho pulito il sangue per terra".
"È vero che mi hanno indagato - ha confermato il 45enne - mi hanno anche sequestrato tutti gli abiti, ma sono libero e mercoledì c'è l'autopsia. Perché non chiamato un'ambulanza? Perché era morta. Non sapevo quello che facevo, il quel momento il mio cervello è andato in tilt. Problemi in famiglia? Mai avuti in 25 anni di matrimonio, e mai tra noi".