Bari. Processo Malgorzata Szlezak. Piumelli assolto dall'accusa di omicidio. Condannato per schiavitù e vilipendio di cadavere.
Condanna a 14 anni e 6 mesi di reclusione per il pregiudicato molfettese Ignazio Piumelli. È la sentenza della Corte di Assise di Bari, relativamente al processo per l'omicidio volontario, riduzione in schiavitù, occultamento e vilipendio di cadavere della ex compagna del 53enne, Zlezak Malgorzata, detta Margherita.
I resti della 50enne di origine polacca furono trovati nel maggio del 2017 all'interno dello stabilimento delle ex acciaierie Scianatico di Bari, circa cinque anni dopo la morte.
I giudici, al termine del processo di primo grado, hanno ritenuto il 53enne responsabile dei soli reati di vilipendio e riduzione in schiavitù. L'imputato è stato assolto con formula dubitativa "perché il fatto non sussiste" dal più grave reato di omicidio volontario. Non sarebbe stata provata con assoluta certezza la morte violenta.
La donna potrebbe essere deceduta per cause naturali e successivamente sepolta sotto assi e cassette di legno, a formare una bara.