Castelnovo Sotto. Omicidio Tiziana Gatti. Il dramma del marito: "Non meritava questa fine. Non perdonerò mai Osborne".
Ha rischiato di essere testimone diretto del delitto, Giovanni Melli, per tutti "Vanni", ieri mattina nella casa della figlia a Castelnovo di Sotto (Reggio Emilia). "Sono arrivato – racconta l'uomo al Resto del Carlino – quando sul posto erano appena giunti i Carabinieri e l'ambulanza. Ogni mattina era mia moglie a recarsi per prima a prendere i nipotini. Io la raggiungevo poco dopo".
Ha scoperto il dramma all'improvviso. La moglie, Tiziana Gatti, è stata accoltellata e uccisa dal genero Osborne Tukpeh Antwi. "Non ce l'aspettavamo. Il compagno di mia figlia non era mai stato violento. Ultimamente alzava ogni tanto la voce con mia figlia. Ma nulla di più. Non c'erano situazioni di cui aver paura. E invece...".
Poi aggiunge: "Negli ultimi tempi il rapporto tra Osborne e mia figlia si era incrinato. Gli abbiamo spiegato che era meglio la separazione, in modo amichevole. La pratica era già a buon punto. Lui avrebbe dovuto lasciare l'abitazione: stavamo attendendo dal tribunale la lettera col relativo provvedimento".
Il signor Giovanni non riesce a capire cosa abbia potuto scatenare l'ira di Osborne verso la signora Tiziana. "Forse una parola interpretata male potrebbe aver provocato la sua reazione. Non so...". Ora la preoccupazione è rivolta ai due bambini: "Dobbiamo stare loro molto vicini..."