Mesenzana. Sono quattro le vittime del duplice omicidio e suicidio. La mamma: "Voleva punirmi". L'ex compagno la tormentava.
Sono quattro le uniche, vere, vittime del dramma di Mesenzana (Varese). Tre sono morte, un padre e i suoi due figli uccisi nel sonno. Poi c'è l'ultima, rimasta in vita, la madre dei piccoli ed ex compagna dell'uomo che si è macchiato di un fatto enorme e indelebile. Proprio questo rappresenta la ferita che per sempre rimarrà aperta.
"Voleva punirmi. Ripeteva che non gli avrei più fatto vedere Giada e Alessio, ma non è vero", frasi raccolte dal Corriere della Sera che sarebbero le uniche riuscite a pronunciare ai Carabinieri da Luana, la mamma delle due vittime raggiunta nel pomeriggio di giovedì dai militari in ospedale a Cittiglio.
La giovane donna era in compagnia della madre quando ha risposto alle domande dei militari. Ai Carabinieri è spettato il compito di rimettere assieme le tessere del mosaico dei fatti che possono ricondursi in una manciata di ore, da quando la donna ha lasciato i figli all'ex compagno.
È per questo difficile, doloroso, per gli investigatori ricostruire un perché razionale, soprattutto dopo la visita all'appartamento al piano superiore della bifamiliare di Mesenzana, abitata da gente che lavora, per questo fatta di case che si svuotano al mattino quando rimangono gli anziani, o i pensionati, come i vicini di casa che hanno assistito alle fasi degli inutili soccorsi.