Altopascio. Omicidio Maria Carmela Fontana. In aula l'ex compagna dell'imputato: "Mi ruppe un timpano e mi costrinse ad abortire".
Nella scorsa udienza del processo a carico di Luigi Fontana sull'omicidio della moglie Maria Carmina Fontana, detta Carmela, avvenuto il 28 maggio 2021 ad Altopascio (Lucca), è stata chiamata a testimoniare in aula una donna bolognese.
Come riporta il quotidiano Il Tirreno, si tratta dell'ex compagna dell'imputato: "Per un anno e mezzo, dalla metà del 1989 alla fine del 1990, ho avuto una relazione e sono stata la convivente di Luigi Fontana. Un uomo violento, brutale, geloso al punto da pedinarmi".
"Un uomo che mi picchiava – continua la teste – e che in un momento di rabbia mi ha percosso a mano aperta rompendomi un timpano. Ancora oggi porto l'apparecchio acustico all'orecchio sinistro e per quelle lesioni permanenti percepisco una pensione d'invalidità".
Non solo, "Mentre stava con me venni a sapere che si era fidanzato con Carmela. Gli imposi di scegliere. Lui prese tempo, ma intanto ero rimasta incinta. Quando glielo dissi andò su tutte le furie: mi costrinse ad abortire".
Una testimonianza choc resa in nome della vittima affinché possa ottenere giustizia. Una deposizione che rischia di modificare il quadro processuale e pone nuovi interrogativi sulla figura dell'imputato, accusato del femminicidio della moglie.