Bolzano. L'omicidio dei coniugi Neumair. La testimonianza della figlia Madè al processo: "Avevo capito che Benno mi mentiva".

Immagine della notizia (Immagine di Tuxyso su Wikimedia Commons — CC BY-SA 3.0)

Bolzano. L'omicidio dei coniugi Neumair. La testimonianza della figlia Madè al processo: "Avevo capito che Benno mi mentiva".

"Benno ha sempre raccontato bugie, sin da bambino: è un tratto del suo carattere. E purtroppo ho capito che mi stava mentendo anche subito dopo la sparizione dei nostri genitori, il 4 gennaio. Ma lui negava, diceva che non dovevo prendermela con lui, sostenendo che non sapeva cos'era successo ai nostri genitori e che lui non c'entrava nulla".

Sono le parole di Madè Neumair, sorella del 31enne accusato del duplice omicidio e dell'occultamento dei cadaveri dei genitori Laura Perselli e Peter Neumair, ascoltata come principale testimone dell'udienza in Corte d'Assise a Bolzano, alla presenza dello stesso fratello, imputato reo confesso.

La donna ha spiegato che suo padre Peter era una persona molto mite, che evitava i litigi, al punto che alcuni parenti lo avevano soprannominato "il mansueto biologo". Una descrizione che contrasta con quella fornita da Benno nella sua confessione, nella quale sostiene che sarebbe stato proprio suo padre Peter a innescare un litigio con lui, che reagì uccidendolo.

Nel corso dell'udienza sono state fatte sentire le registrazioni delle telefonate tra Madè e Benno, prima della confessione di quest'ultimo. Lei registrava le telefonate proprio perché sospettava di lui. Benno reagiva colpevolizzandola: "Il tuo atteggiamento non ci aiuta a trovare mamma e papà. Faresti meglio a pensare cosa può essere successo ai nostri genitori, a cercare la verità. Il tuo atteggiamento invece sparge solo fango. Pensaci bene a come mi tratti".

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