Lanusei. Stalker uccise il figlio di Paola Piras. Respinta la richiesta di rito abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica.
Il gup di Lanusei ha respinto le questioni di illegittimità costituzionale e la richiesta di rito abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica e all'audizione di un amico, avanzate dal difensore di Masih Shahid. Il 30enne pakistano è stato dunque rinviato a giudizio.
Il processo si svolgerà alla Corte d'Assise di Cagliari. L'imputato è accusato del tentato omicidio della sua ex compagna, Paola Piras, 52 anni, e dell'omicidio del figlio della donna, Mirko Farci, 19 anni, ucciso con 30 coltellate l'11 maggio del 2021. Shadid aveva fatto irruzione nella casa della donna a Tortolì (Nuoro), aggredendo lei e il figlio, che a sua volta tentò di difendere la madre.
L'uomo rischia l'ergastolo per la contestazione delle aggravanti della premeditazione e della commissione del reato in occasione dei maltrattamenti in famiglia. Quanto alla richiesta di perizia psichiatrica, la difesa ha fatto presente che Shahid aveva accusato sintomi di squilibri psichici già in passato.
Secondo il legale dell'uomo, la stessa Paola Piras, sentita prima del processo per maltrattamenti di cui deve rispondere il suo ex compagno, avrebbe detto che Shadid soffriva di "manie maniacali e suicide" e si sarebbe recato spontaneamente in un centro di salute mentale.
Per il processo riguardante le accuse di stalking e maltrattamenti, nel marzo scorso il pm aveva chiesto una condanna a 4 anni e 8 mesi. La sentenza è prevista per il prossimo 3 maggio prossimo. Secondo la Procura, Shahid avrebbe isolato la donna costringendola a rinunciare alla sua vita, insultandola e minacciandola di morte.