Roma. Morta dopo essere stata massacrata di botte dal compagno. Un 38enne arrestato per maltrattamenti e lesioni personali.
Un uomo di origini romene ha massacrato di botte la convivente fino a farla morire. La vittima aveva appena 33 anni ed è morta mentre si trovava ricoverata in ospedale, a Roma, dove era giunta nel gennaio del 2021 in seguito a una violenta aggressione. Il compagno la picchiava e la sottoponeva a ripetute vessazioni. Un incubo fatto di violenze fisiche, morali e psicologiche.
L'uomo le aveva anche sottratto la figlia di 8 anni, portandola all'estero, contro la sua volontà. Ora, nell'aprile del 2022, dopo circa 12 mesi dai drammatici eventi, l'aguzzino è stato arrestato. Si tratta di un 38enne gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate, nonché di sottrazione e trattenimento di minore all'estero.
L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal gip del Tribunale di Roma, sugli esiti delle indagini coordinate dalla Procura e condotte dalla IV Sezione della Squadra Mobile della Capitale, partite in seguito al ricovero della vittima in un ospedale romano, in gravissime condizioni, nel gennaio dell'anno scorso.
Gli inquirenti hanno cercato di ricostruire tutti gli episodi precedenti relativi alle aggressioni fisiche subite dalla donna. Lei era finita più volte in ospedale e raccontava di essere caduta, di aver fatto i conti con un incidente domestico. Il compagno era stato ammonito per violenza domestica dal Questore di Roma nell'agosto del 2020, ma il provvedimento non era servito a placare le violenze.
Gli accertamenti svolti dagli investigatori e le consulenze medico legali sono state determinanti perché hanno consentito di ravvisare un nesso di causalità tra le gravi condotte dell'uomo e il decesso della compagna. Il 38enne ora si trova nel carcere di Frosinone, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.