Udine. Omicidio Aurelia Laurenti a Roveredo in Piano. Il marito condannato a 24 anni: Riconosciute le attenuanti generiche.
24 anni di carcere. Questa la condanna inflitta dalla Corte d'Assise di Udine nei confronti di Giuseppe Forciniti, giudicato colpevole dell'omicidio volontario della compagna Aurelia Laurenti, delitto avvenuto nella loro casa di Roveredo in Piano (Pordenone) il 25 novembre 2020.
"Questo è un omicidio volontario aggravato dalla convivenza e al limite della crudeltà", aveva sostenuto durante la requisitoria il pm Federico Facchin, chiedendo l'ergastolo. "Siamo riusciti a dimostrare - dice il difensore, l'avvocato Ernesto De Toni - che Forciniti è stato aggredito dalla compagna e per questo, quando ha inferto le coltellate, stava subendo uno choc dovuto proprio all'aggressione. La Corte ha accolto le tesi della difesa", ha concluso il legale.
"Si tratta - commenta l'avvocato di parte civile, Antonio Malattia - di una sentenza che non ha colto la gravità del fatto e il contesto in cui è maturato. In particolare è incomprensibile il riconoscimento delle attenuanti generiche equivalenti all'unica aggravante contestata, la convivenza, a un individuo che ha dimostrato di non essersi mai pentito e di non aver assolutamente compreso la gravità del gesto compiuto".
"Temo che nella decisione della Corte - prosegue il legale - abbia pesato l'inerzia della Procura che non ha contestato altre aggravanti, come i futili e abbietti motivi, l'aver agito con crudeltà e in presenza dei minori, nonostante avessi sollecitato in tal senso il pm con una memoria".