Maranello. Sparò alla compagna che si salvò per miracolo. Confermata in Appello la condanna per tentato omicidio.
Le puntò contro una pistola e fece fuoco. Poco dopo si recò dai Carabinieri per annunciare di aver ucciso l'ex fidanzata, ma per puro miracolo la vittima si era salvata. La Corte d'Appello di Bologna ha confermato la condanna nei confronti del 48enne Giuseppe Micillo, accusato del tentato omicidio della compagna 33enne a Maranello (Modena) nel novembre del 2020.
Durante il processo di primo grado, in rito abbreviato, la pubblica accusa aveva chiesto per l'imputato sei anni di reclusione, ma il gup lo aveva condannato a 7 anni e quattro mesi. Pena confermata in Appello.
L'episodio che per miracolo non si trasformò in femminicidio era legato alla gelosia malata provata dall'uomo, che da un anno si trova sottoposto ai domiciliari. Erano stati gli stessi militari, a seguito della confessione, a recarsi nell'appartamento della coppia per poi trovare la donna a terra con un'evidente ferita al capo. Il proiettile esploso ferì solo marginalmente la vittima alla testa.
Accanto a lei una pistola illegalmente detenuta e con matricola abrasa. La mattina stessa del tentato omicidio, Micillo aveva acquistato un mazzo di rose pensando di riappacificarsi con la compagna. Al termine dell'ennesimo litigio aveva poi estratto l'arma e fatto fuoco. Secondo i giudici, non vi era dubbio che l'intento dell'imputato fosse quello di uccidere.