Rimini. Omicidio Angela Avitabile. Il marito ossessionato da un tradimento inesistente. Oggi l'udienza di convalida dell'arresto.
Nella giornata di oggi Raffaele Fogliamanzillo comparirà davanti al Gip del tribunale di Rimini per l'udienza di convalida. Racconterà la sua verità su quella lite con la moglie Angela Avitabile culminata in un delitto, di cui lo stesso 62enne, originario di Torre Annunziata, si è dichiarato responsabile.
L'uomo si trova in carcere con l'accusa di omicidio volontario aggravato. Ha ucciso la moglie, sua coetanea, con diverse coltellate. Ha spiegato di aver agito per gelosia, convinto che la donna lo avesse tradito con un altro uomo, il fratello del genero.
Ma questa, secondo la tesi degli inquirenti, altro non è che un'ossessione senza fondamento, forse legata alla patologia di cui soffriva: una sindrome ansiosa-depressiva, disturbi per i quali l'uomo era seguito dal centro di igiene mentale di Rimini e per i quali assumeva farmaci.
Angela Avitabile è morta, vittima di un brutale femminicidio che si è consumato nella serata di venerdì scorso. Un primo campanello d'allarme c'era stato il 30 settembre scorso, quando la futura vittima aveva chiamato i Carabinieri lamentando di essere stata aggredita. Alla fine di febbraio la donna si era presentata nuovamente dai militari dell'Arma per presentare denuncia per minacce.
Nei confronti del 62enne era stato aperto, d'ufficio, un fascicolo per maltrattamenti in famiglia e il 4 aprile scorso la donna era stata sentita dai militari, ai quali però aveva confermato che da allora il marito non si era più reso protagonista di episodi di aggressività.
Le indagini appureranno i fatti e faranno chiarezza su ciò che è accaduto realmente e non solo nella mente dell'omicida reo confesso. "La violenza sulle donne non è un fatto privato, ma coinvolge ognuno di noi" le parole di Emma Petitti, presidente dell'Assemblea legislativa dell'Emilia Romagna.