Fara Gera d'Adda. Omicidio Romina Vento. L'autopsia conferma la ricostruzione del marito: La donna è stata annegata da Fumagalli.
Romina Vento ha cercato di uscire dall'auto finita nel fiume Adda, ma il suo convivente Carlo Fumagalli l'ha spinta sott'acqua fino ad annegarla. La conferma è arrivata dai risultati dell'autopsia effettuata sul cadavere della 44enne morta la settimana scorsa a Fara Gera d'Adda (Bergamo).
Una ricostruzione che avvalora ciò che aveva dichiarato il 49enne nell'interrogatorio di fronte al pm. "L'ho tenuta sott'acqua con le mie mani", avrebbe riferito l'uomo. Dopo essersi assicurato che la madre dei suoi due figli fosse morta, ha nuotato fino alla sponda opposta ed è fuggito a piedi.
La donna quindi aveva cercato di mettersi in salvo, aprendo la portiera per cercare di riemergere dalle acque fredde dell'Adda, ma Fumagalli, che aveva interrotto da cinque settimane la cura per i disturbi psichici di cui soffre da un anno, le ha impedito di farlo.
Nei prossimi giorni saranno effettuati anche gli esami ematochimici, che potrebbero fornire ulteriori dettagli sugli ultimi istanti di vita. Fumagalli, accusato di omicidio volontario aggravato, è ancora ricoverato nel reparto psichiatrico dell'ospedale Papa Giovanni, dopo che in carcere aveva manifestato l'intenzione di togliersi la vita.