Brescia. Omicidio Viktoriia Vovkotrub. Berisa Kadrus al processo: "L'ho colpita, poi non ricordo più nulla. Eravamo ubriachi".
"Davanti a me parlava con il suo uomo al telefono, diceva che l'amava e quando le ho detto di smettere lei ha impugnato un coltello e me lo ha puntato. Io ho deviato la sua mano e l'ho colpita. Poi non ricordo più nulla. Eravamo ubriachi e nemmeno sapevamo come ci chiamavamo".
Queste le parole di Kadrus Berisa, riportate dal Giornale di Brescia. L'imputato ha testimoniato nel corso del processo in Tribunale a Brescia. Il 60enne di origini kosovare ha ripercorso la serata del 4 novembre del 2020, in cui, a casa sua, ha ucciso l'ex compagna Viktoriia Vovkotrub, badante ucraina di 42 anni.
L'uomo aveva fatto trovare il cadavere, sepolto nell'ex bocciofila abbandonata sotto casa in via Divisione Acqui in città. "Non ricordo più nulla dal momento in cui l'ho vista a terra nel sangue" ha spiegato l'imputato che è accusato di omicidio e occultamento di cadavere.
"Volevo mettermi in quella buca con lei. Buca che ho scavato io da solo". Davanti alla Corte d'Assise, il 60enne ha anche aggiunto: "Non ero più in me. Volevo uccidermi, ho pensato di impiccarmi, ma non l'ho fatto".