Caccamo. Omicidio Roberta Siragusa. I familiari di Pietro Morreale si avvalgono della facoltà di non rispondere in Tribunale.
I genitori e la sorella di Pietro Morreale, il giovane accusato di avere ucciso la fidanzata, Roberta Siragusa, la notte del 24 gennaio del 2021 a Caccamo (Palermo), si sono avvalsi della facoltà di non rispondere nel corso dell'ultima udienza in Tribunale.
Alla Corte d'Assise di Palermo erano presenti il padre Ivan Morreale, la madre Antonina Zoida e la sorella Chiara Morreale, che hanno rivisto dopo un anno i volti della mamma, del padre e del fratello della vittima.
Anche Pietro Morreale era in aula. Su richiesta del legale difensore, sono stati acquisiti i verbali delle testimonianze rese lo stesso 24 gennaio, subito dopo il ritrovamento del corpo di Roberta. Gli avvocati di parte civile invece hanno chiesto di potere rivolgere alcune domande per chiarire diversi aspetti.
I familiari dell'imputato sono stati invitati a sedere al banco dei testimoni. Tuttavia i genitori e la sorella si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. "Avremmo chiesto come mai non hanno subito chiamato i Carabinieri appena Pietro ebbe a raccontare l'accaduto la mattina del ritrovamento del cadavere di Roberta", riferiscono i parenti della vittima.
"Abbiamo anche costatato che non è stato manifestato dai familiari di Pietro cenno di cordoglio e dispiacere per la morte di Roberta".