Novellara. Omicidio Saman Abbas. Rinviati a giudizio i genitori latitanti, lo zio Danish e i due cugini estradati.
Sono stati tutti rinviati a giudizio i familiari di Saman Abbas, la 18enne pachistana scomparsa da Novellara (Reggio Emilia) il 30 aprile dello scorso anno e che sarebbe stata uccisa per aver rifiutato un matrimonio combinato organizzato dai parenti con un cugino in patria.
Nel processo, che si aprirà il 10 febbraio 2023, rispondono in concorso di sequestro di persona, omicidio e soppressione di cadavere i genitori della ragazza, lo zio Danish Hasnain e i due cugini, Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq.
I genitori della giovane sono tuttora latitanti in Pakistan. Lo zio e i cugini rinviati a giudizio invece erano fuggiti all'estero, ma sono stati rintracciati, arrestati e rimpatriati a Reggio Emilia.
Secondo la testimonianza del fratello minore della vittima, a compiere materialmente il delitto sarebbe stato lo zio Danish, con l'appoggio dei parenti che volevano punire Saman perché voleva ribellarsi alle tradizioni della famiglia e andarsene di casa.
Le parti civili ammesse al processo risultano il Comune di Novellara, l'associazione Penelope, che si occupa di persone scomparse, l'Unione dei Comuni della Bassa reggiana, il fratello minore di Saman e l'Ucoii, l'Unione delle comunità islamiche italiane.