Ardenno. Donna trovata morta suicida. Aveva denunciato l'ex per maltrattamenti. L'avvocato: "Mai attivato il Codice Rosso".
L'hanno trovata morta in cantina nella sua abitazione di Ardenno (Sondrio), in Valtellina. Gli inquirenti pensano che si sia suicidata. Sarà l'autopsia a stabilirlo con certezza. Nel 2020 aveva denunciato di essere vittima di maltrattamenti da parte del convivente dal quale voleva separarsi.
Insulti, botte, umiliazioni. Un incubo che durava da anni, ma per lei il Codice Rosso non era mai scattato, nonostante le richieste di essere ascoltata dai magistrati. Per il suo persecutore nessuna misura restrittiva, era solo indagato a piede libero.
Lei invece è stata trovata morta nella cantina di quella casa di Ardenno dove, secondo i suoi racconti e le testimonianze di diversi vicini, più volte è stata maltrattata, picchiata, costretta a subire pesanti abusi sessuali dal convivente molto violento e possessivo che voleva lasciare, ma senza trovarne la forza per farlo. Il sospetto è che si sia suicidata dopo due anni dal suo primo tentativo.
Abbandonata a sé stessa, sola e disperata, il 31 ottobre dello stesso anno aveva tentato di uccidersi con il gas dentro casa, disperato tentativo di attirare l'attenzione sul suo caso. A salvarla in quella occasione erano stati i figlioletti che allarmati dall'odore del gas proveniente dalla cucina avevano chiesto aiuto ai vicini. In seguito i due bambini erano stati affidati a una comunità protetta.
Poi un altro duro colpo si è abbattuto sulla donna nei giorni scorsi. "Gli assistenti sociali avevano ventilato alla vittima la concreta possibilità che i due bimbi, che lei adorava, fossero dati in affidamento a due distinte famiglie", raccontano dal suo studio legale. "Se fosse stato attivato il codice rosso, la legge che tutela i soggetti deboli dalle violenze per atti persecutori, forse questa mamma di 48 anni oggi sarebbe ancora viva", denuncia oggi l'avvocato che la seguiva.