Napoli. Luicia Caiazza, pestata di botte e morta in ospedale. Confermata anche in Appello la condanna al compagno.

Immagine della notizia (Immagine di Mstyslav Chernov su Wikimedia Commons — CC BY-SA 3.0)

Napoli. Luicia Caiazza, pestata di botte e morta in ospedale. Confermata anche in Appello la condanna al compagno.

Confermata anche in Appello la condanna a 16 anni di reclusione per Vincenzo Garzia, accusato dell'omicidio preterintenzionale della compagna Lucia Caiazza, morta il 14 maggio 2020 all'ospedale di Frattamaggiore, dove era giunta in condizioni disperate e con una gravissima emorragia interna.

Secondo la perizia eseguita in fase d'indagine, la donna fu picchiata con un colpo violento all'addome, un pugno o più probabilmente un calcio, tra il 4 e il 10 maggio 2020, nel periodo del lockdown per la pandemia di Covid-19.

Non era la prima volta che la donna era stata picchiata dal compagno, secondo quanto raccontato dalle figlie Sara e Rosa, rappresentate legalmente dall'avvocato Sergio Pisani. Le due ragazze hanno raccontato ai giudici che la madre giustificava i lividi che aveva sul corpo adducendo la colpa alla terapia farmacologica antiaggregante a cui era costretta da anni.

L'ultimo pestaggio, quello fatale, provocò una lesione interna con sanguinamento e fu tenuta nascosta per giorni. Ai medici la signora Caiazza disse che era caduta dalle scale.

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