Ferrara. Omicidio Cinzia Fusi a Copparo. Le motivazioni della Cassazione: "La gelosia integra i futili motivi, non è un'attenuante".
"La gelosia integra l'aggravante dei futili motivi, quindi non può essere un'attenuante". Questa in sostanza la motivazione principale con cui i giudici della prima sezione penale della Corte di Cassazione hanno rigettato il ricorso di Saverio Cervellati.
L'uomo è stato condannato all'ergastolo per l'omicidio di Cinzia Fusi, uccisa la mattina del 24 agosto 2019 a Copparo (Ferrara), al culmine di un'ennesima lite.
"La sentenza di Appello ricostruisce in dettaglio i fatti e fornisce adeguata spiegazione dell'adozione di quella specifica ricostruzione – spiegano in giudici nelle quattro pagine di motivazioni - e la gelosia non può essere considerata attenuante in quanto incide sullo stato emotivo".
Gli ermellini hanno poi sottolineato come nel ricorso, per vedersi riconoscere le attenuanti generiche, siano proposte considerazioni in fatto, tentando di ricostruire quanto avvenuto in maniera difforme da ciò che risulta dalla sentenza, senza in alcun modo dimostrare l'illogicità della motivazione o il travasamento dei dati probatori.