Cassazione. L'omicidio della giovane Azka a Morrovalle. Confermato in via definitiva l'ergastolo per il padre Muhammad Riaz.

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Cassazione. L'omicidio della giovane Azka a Morrovalle. Confermato in via definitiva l'ergastolo per il padre Muhammad Riaz.

La Corte di Cassazione ha confermato in via definitiva la condanna all'ergastolo per Muhammad Riaz, il muratore pakistano di 48 anni accusato di aver tolto la vita alla figlia 19enne Azka.

Omicidio volontario e violenza sessuale nei confronti della figlia, ma anche maltrattamenti nei confronti di tutti e quattro i figli. Questi i reati contestati all'imputato che ha sempre respinto gli addebiti.

Il delitto risale al 24 febbraio del 2018. Pochi giorni dopo Azka avrebbe dovuto testimoniare in Tribunale contro il padre nel procedimento aperto a suo carico per maltrattamenti e violenza sessuale. Quel giorno padre e figlia erano stati a Civitanova, poi al ritorno Riaz scelse di percorrere in auto la strada provinciale 485.

Erano circa le 19.30 quando una vettura investì la 19enne lungo la provinciale nel territorio di Trodica, frazione di Morrovalle (Macerata). Inizialmente la pm di turno, Micaela Piredda, contestò al padre il reato di omicidio preterintenzionale aggravato, ipotizzando che dopo un litigio scoppiato in macchina, la giovane scese dall'abitacolo per fuggire, ma fu investita in strada da un auto di passaggio.

Nel corso del processo di primo grado, però, la pm Rita Barbieri modificò l'originaria contestazione in omicidio volontario aggravato. Per la Procura il padre, dopo aver brutalmente percosso la figlia, ne aveva deposto il corpo sulla carreggiata per farlo travolgere – come poi avvenne – da un'auto in transito.

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