Messina. Omicidio Lorena Quaranta a Furci Siculo. Il fidanzato Antonio De Pace condannato in primo grado all'ergastolo.
La Corte di Assise di Messina ha condannato all'ergastolo il 29enne Antonio De Pace, accusato dell'omicidio della fidanzata Lorena Quaranta, 28 anni, uccisa al culmine di una lite avvenuta nell'appartamento che condividevano a Furci Siculo nel corso della notte tra il 30 e il 31 marzo 2020.
Accolta dunque la richiesta dell'accusa, sostenuta in aula dal pm Roberto Conte, ma esclusa l'aggravante della premeditazione. Fu lo stesso De Pace, dopo aver strangolato la compagna, a chiamare i Carabinieri: "Venite, ho ucciso la mia fidanzata".
Il movente del delitto non è mai stato del tutto chiarito. L'infermiere calabrese aveva infatti sostenuto, almeno nelle prime fasi delle indagini, di avere ucciso la giovane perché convinto di aver contratto il Covid-19 a causa sua. Una circostanza poco credibile e smentita immediatamente grazie ai successivi esami effettuati.
La Procura di Messina, inoltre, ha contestato all'imputato l'aggravante della premeditazione, sostenendo l'ipotesi che il delitto fosse stato ideato e pianificato in base al fatto di aver inviato alcuni messaggi ai parenti più stretti manifestando la volontà di trasferire i propri risparmi ai nipoti. Questa circostanza, però, è stata esclusa dai giudici della Corte d'Assise di Messina.