Pavia. Omicidio Lidia Peschechera. Strangolata e tenuta in casa per tre giorni: 20 anni di reclusione per Alessio Nigro.
Alessio Nigro è stato condannato in primo grado a 20 anni di reclusione per l'omicidio della convivente Lidia Peschechera, 49 anni, uccisa in casa a Pavia nel febbraio dell'anno scorso.
La sentenza è stata emessa questa mattina, venerdì 15 luglio, dalla Corte d'Assise di Pavia. Due settimane fa, nelle requisitoria, il pubblico ministero Diletta Balduzzi aveva chiesto l'ergastolo per l'imputato. I giudici però hanno riconosciuto al 29enne il vizio parziale di mente, accogliendo la tesi del difensore, l'avvocato Giovanni Caly.
Nigro aveva sostenuto di aver ucciso la donna, con la quale aveva una relazione, al culmine di un litigio perché lui non si era presentato all'appuntamento nel centro di disintossicazione. I due avevano concordato che lui iniziasse un percorso per uscire dalla dipendenza dall'alcol.
Il giovane era accusato di omicidio aggravato dai futili motivi, e anche di furto e indebito utilizzo di strumenti di pagamento perché, dopo il delitto, aveva fatto delle spese con il bancomat della vittima.
Nigro aveva strangolato la 49enne, per poi adagiarne il corpo senza vita nella vasca da bagno. Per tre giorni era rimasto in casa a bere e dormire, poi era uscito tentando la fuga a Milano, dove era stato individuato e bloccato dalle forze dell'ordine.