Reggio Emilia. Omicidio Cecilia Loayza. La difesa di Mirko Genco tenta la strada della perizia psichiatrica per evitare l'ergastolo.
È iniziato alla Corte d'Assise di Reggio Emilia il processo a carico di Mirko Genco, il 26enne reo confesso dell'omicidio dell'ex compagna Juana Cecilia Hazana Loayza.
L'appello della mamma della vittima: "Chiedo giustizia, aveva minacciato anche me e il bambino". Il giovane imputato è accusato di omicidio volontario pluriaggravato, reato per il quale è previsto anche l'ergastolo. La 34enne peruviana fu trovata morta al parco della Polveriera, a poca distanza dalla sua abitazione la mattina del 20 novembre 2021.
La sera precedente Genco l'aveva aggredita. Cecilia, qualche mese prima della sua morte, lo aveva denunciato per stalking. Il giovane aver patteggiato due anni con pensa sospesa. Pochi giorni prima dell'omicidio, era tornato libero.
"Genco è stato descritto in un modo – spiega il suo difensore, l'avvocata Alessandra Bonini – ma purtroppo ci sono degli aspetti che inevitabilmente verranno fuori. Ho chiesto una perizia psichiatrica e abbiamo nominato un nostro consulente, quella che oggi ho presentato – e che il tribunale ha respinto (nda) – non era una relazione psichiatrica, bensì considerazioni su cui io basavo la mia richiesta di una perizia".