Cornaredo. Violenza sessuale di gruppo. I tre accusati si difendono: "Lei era consenziente".
"Era consenziente e l'avevamo pagata". Così, in sostanza, si sono difesi negli interrogatori di garanzia i tre albanesi arrestati sabato scorso, nell'inchiesta dei Carabinieri coordinata dal pm di Milano, Rosaria Stagnaro, con l'accusa di aver abusato per quasi 12 ore di una 23enne di origine haitiana, conosciuta lo scorso maggio in una discoteca della zona della movida milanese e portata nella stanza di un motel a Cornaredo.
Gli interrogatori, davanti al gip Alessandra Di Fazio, a quanto si è saputo, sono durati in totale circa tre ore e gli indiziati avrebbero sostenuto un'unica versione, quella di aver pagato la ragazza che era consenziente.
Secondo le indagini, sarebbe un 23enne, già condannato in passato per stalking e che stava festeggiando quella notte tra il 2 e il 3 maggio la sua scarcerazione, a portare la ragazza nel motel. Poi, sarebbero entrati nella stanza gli altri due: il fratello 21enne (in carcere dal 26 ottobre scorso per aver ucciso un marocchino di 45 anni a Cornaredo) e il cugino 29enne.
Tutti e tre, stando all'ordinanza, avrebbero violentato la vittima costringendola anche a subire morsi, botte e mani al collo "fino a toglierle il respiro", malgrado lei li implorasse affinché smettessero. (ANSA).