Milano. Motivazioni condanna Genovese: "Era lucido. Il suo unico scopo la ricerca del massimo piacere".

Immagine della notizia

Milano. Motivazioni condanna Genovese: "Era lucido. Il suo unico scopo la ricerca del massimo piacere".

"Lo scopo perseguito" da Alberto Genovese "è stato sempre evidentemente quello della ricerca del massimo piacere personale". Lo scrive la gup di Milano, Chiara Valori, nelle motivazioni della sentenza con cui lo scorso settembre ha condannato a 8 anni e 4 mesi l'ex imprenditore del web, accusato di aver violentato, dopo averle stordite con un mix di droghe, due giovani vittime: una 23enne a Ibiza nel luglio 2020 e una 18enne quasi tre mesi dopo nel suo attico milanese.

Per il giudice "appare pregnante anche l'intensità del dolo e la spregiudicatezza con cui l'intento edonistico è stato perseguito". E, secondo lei, il 45enne ha "sempre agito in condizioni vigili, mentre l'unica che versava in uno stato di sostanziale incoscienza era proprio" la ragazza neo maggiorenne.

Il gup ha spiegato che, la lucidità di Genovese è confermata dal fatto che, dopo gli abusi del 10 ottobre 2020 sulla 18enne, ha cercato "di far sparire le registrazioni video" e ha consegnato "8mila euro a Daniele Leali per mettere a tacere" la vittima. Inoltre, "tra il 4 e il 5 novembre ha anche pagato del denaro" ad un'altra ragazza "probabilmente per analoga ragione".

Per il gup "non può dirsi in alcun modo dimostrato che il particolare funzionamento psichico di Alberto Genovese" sia mai "evoluto in un disturbo della personalità, né vi è prova che ciò lo abbia incolpevolmente indotto alla tossicomania". Ciò che, invece, risulta "in modo palese" è che le sue condotte, ma anche quelle dell'ex fidanzata condannata a 2 anni e 5 mesi per concorso nella violenza di Ibiza, "siano state pesantemente condizionate dall'uso massiccio e prolungato di stupefacenti".

Il legale di parte civile della 18enne, l'avvocato Luigi Liguori, aveva criticato la provvisionale da 50mila euro disposta dal giudice a fronte di un'istanza per danni, anche fisici, da quasi 2 milioni. Il gup chiarisce che la stessa ragazza ha riferito che aveva già deciso di "abbandonare" la strada di modella, "indipendentemente dai fatti" del processo. E spiega anche che dalle "conversazioni intercettate"  risulta che non abbia "mutato stile di vita".

Cara/o utente, spero tu abbia apprezzato il contenuto di questa pagina.

FemminicidioItalia.info è un progetto informativo nato nei primi mesi del 2019 dedicato alla raccolta di dati e notizie su casi recenti e passati di femminicidio in Italia, nonché sul fenomeno della violenza sulle donne nel nostro paese.

Nel corso del tempo lo sviluppo del sito è aumentato a dismisura. Le pagine sono diventate centinaia e le voci di approfondimento sono costantemente monitorate per fornire gli ultimi aggiornamenti. Teniamo traccia delle notizie e riportiamo quelle più importanti avendo sempre cura di citare le fonti per ringraziare i giornalisti del loro arduo lavoro.

Tuttavia la gestione del progetto è diventata anche più complessa e dispendiosa. Se credi nella bontà del nostro operato e ti va di contribuire, potresti darci una mano oppure considerare di effettuare una donazione. Anche una piccola somma può significare un grande aiuto affinché il sito rimanga in vita e continui a essere aggiornato. Grazie.