Melito. Riduzione della pena a Tamburrino. La famiglia di Norina: "Noi condannati all'ergastolo".

Immagine della notizia (Immagine di Steve Morgan su Wikimedia Commons — CC BY-SA 4.0)

Melito. Riduzione della pena a Tamburrino. La famiglia di Norina: "Noi condannati all'ergastolo".

"Siamo partiti con quest'incubo il 2 marzo 2019, quando hai ucciso mia sorella Norina senza pietà. Sei andato dal tuo avvocato minacciando il suicidio, hai dato il tempo al tuo avvocato di fermarti e lì è iniziata la tua strategia post omicidio. I Carabinieri ti hanno prelevato. Il tempo di arrivare in caserma e hai fatto catturare Marco Di Lauro. È iniziato il processo con rito abbreviato (ovviamente mossa rischiosa ma furba perché di fatto il rito abbreviato faceva cadere già l'ergastolo)".

Questo lo sfogo della famiglia di Norina Matuozzo, riportato da internapoli.it. La vittima fu uccisa a Melito di Napoli dall'ex compagno Salvatore Tamburrino. Nel processo pare siano cadute le aggravanti, che inizialmente erano state riconosciute e che avevano portato i giudici a infliggere una condanna all'ergastolo. Ma ora potrebbe esserci una riduzione della pena ed i familiari non ci stanno.

"Noi con tutte queste premesse siamo partiti super scoraggiati in questo processo che sembrava già scritto e invece nel primo grado abbiamo scoperto che, nonostante la scelta del rito abbreviato, se ci sono 5 aggravanti (e tu le avevi messe in atto tutte) c'è comunque la possibilità di venire condannati all'ergastolo e infatti sei stato condannato proprio a questo".

"Tu e i tuoi avvocati avete poi chiesto un concordato a 30 anni. In pratica nel primo grado tu rinnegavi il fatto che avevi premeditato tutto, poi hai cambiato idea e hai ammesso di aver premeditato l'omicidio e, per la tua buona volontà, chiedevi di essere condannato a 30 anni. La giuria ti ha rifiutato la richiesta.".

"Arriviamo quindi al 5 dicembre 2022, al giorno della Cassazione, in cui si dovrebbe decidere una pena definitiva. Ci arriviamo certamente con paura ma anche con una certa consapevolezza che comunque alle spalle ci sono due condanne all'ergastolo. Ma l'avvocato ci dice in pratica che è stato ribaltato tutto quello che c'era stato precedentemente".

Di fatto sono cadute 2 aggravanti "possesso e ricettazione dell'arma" e per questo la Suprema Corte invierà la sentenza alla Corte d'Appello che dovrà rileggere tutto e riformulare la pena. In parole semplici l'ergastolo cade e Tamburrino potrebbe beneficiare di uno sconto di pena.

"Ad oggi dobbiamo essere fortunati se gli danno più di 20 anni. Ci sentiamo presi in giro in un processo già scritto dall'inizio perché siamo stai illusi fino alla fine. Ci hanno tolto tutto e ad oggi rischiamo che tra qualche anno ce lo ritroviamo per strada. All'ergastolo siamo stati condannati noi che abbiamo perso mia sorella e in più ai miei genitori e ai miei nipoti é stata tolta persino la libertà senza una data di scadenza".

"Si parla tanto di violenza sulle donne. Il 25 novembre vi riempite tanto la bocca di belle frasi ma questa va combattuta proprio nelle aule dei tribunali perché chi commette un femminicidio dovrebbe essere punito con il massimo della pena, senza se e senza ma".

"Cara sorellina ti chiedo scusa se non siamo stati in grado di proteggerti prima e se viviamo in un paese dove le vite sono solo numeri. Perdonaci se puoi. E a voi che avete il potere di cambiare le cose e non lo fate, passatevi una mano per la coscienza, se ce l'avete".

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