Bologna. Omicidio Kristina Gallo. La difesa: "Nuova consulenza per dimostrare la morte naturale".
Giuseppe Cappello è pronto a giocarsi l'ultima carta per dimostrare di non aver ucciso l'ex fidanzata. Si tratta di una nuova consulenza medico legale che verrà depositata dagli avvocati Gabriele Bordoni e Alessandra Di Gianvincenzo all'apertura dell'udienza preliminare davanti al gup Sandro Pecorella. L'indiziato è chiamato a rispondere dell'omicidio di Kristina Gallo.
La 27enne era stata ritrovata morta il 26 marzo 2019 sotto il letto dell'appartamento di via Andrea Da Faenza a Bologna, dove giaceva da giorni. Ci sono voluti tre anni e mezzo di indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo, e 6mila telefonate analizzate, per ricostruire il giallo e arrivare al presunto assassino, già da tempo indagato per stalking, e dallo scorso 29 luglio rinchiuso alla Dozza.
La prima svolta era arrivata un anno fa con la consulenza chiesta dalla Procura con l'anatomopatologa Cristina Cattaneo, che ipotizzò la morte violenta ad opera di terzi. Conclusioni da sempre contestate dalla difesa: "Dimostreremo con i nostri consulenti – spiegano i legali – che non ci sono elementi tali per sostenere la responsabilità omicidiaria del nostro assistito".
"Come scrisse il primo consulente del pm - precisano gli avvocati - che non rilevò i segni tipici di sofferenza polmonare e chiese di archiviare il caso. La tragedia avvenne per vie naturali". I legali hanno anche annunciato la richiesta del rito abbreviato per Cappello.