Citerna. Il giallo di Marielle ancora irrisolto. Forse la vittima conosceva il suo assassino.
Un fiore, il nome, nessuna fotografia, la data di nascita e quella della morte, il 1º dicembre 2022, giorno del suo ritrovamento nell'appartamento di via Sfrilli a Pistrino di Citerna (Perugia).
Marielle Soethe, 71 anni, dal 30 dicembre scorso riposa nel piccolo cimitero di Citerna, in una tomba a poca distanza da quella del suo compagno, morto nel marzo del 2021. È stata sepolta a spese del comune: la donna non ha eredi o parenti che si sono fatti carico di dare degna sepoltura.
Fu ritrovata lo scorso 1º dicembre in camera, distesa a terra, priva di vita con il corpo pieno di ecchimosi: il delitto di Marielle è ancora irrisolto. Quello che è certo, anche per gli inquirenti - che dopo un mese non hanno dissequestrato il luogo del delitto, l'appartamento in via Sfrilli a Pistrino - è che la donna è morta a seguito di traumi violenti: è stata pestata al viso e in altre parti del corpo come ha messo in luce anche l'autopsia.
Uccisa con molta probabilità da qualcuno che conosceva bene, così tanto da farlo entrare in casa. Non c'è nessuna persona indagata nell'ambito delle indagini portate avanti dai Carabinieri, anche col supporto dei Ris e della Scientifica: gli esperti hanno svolto dettagliati sopralluoghi nella casa dove Marielle - originaria della Germania, ma da 25 anni residente a Pistrino - viveva da sola.
I carabinieri di Perugia e quelli di Città di Castello stanno passando al setaccio i computer della 70enne ed hanno ascoltato in questo mese di indagini tante persone, nessuna delle quali però, al momento è stata iscritta nel registro degli indagati.
"Il sentimento della comunità è di sgomento – ha detto il sindaco Enea Paladino – perché viviamo in un territorio molto tranquillo. Abbiamo fiducia nelle indagini degli inquirenti".